Americhe

Azioni incrociate

Juan Barreto, Afp/Getty

Il 28 novembre il parlamento controllato dal Partito socialista al potere ha approvato una legge che punisce con una pena tra i 25 e i 30 anni di prigione chi incoraggia o chiede l’applicazione delle sanzioni internazionali contro il governo di Nicolás Maduro ( nella foto ), scrive El País. È la risposta a un disegno di legge approvato il 18 novembre dalla camera dei rappresentanti degli Stati Uniti per inasprire le sanzioni contro Caracas. Oggi circa 180 funzionari venezuelani sono soggetti a sanzioni individuali, tra cui il congelamento di ogni bene detenuto negli Stati Uniti e il divieto di tutte le transazioni economiche attraverso banche o istituti finanziari. La rielezione di Maduro lo scorso luglio è contestata da una parte della comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti.

Cocaina nel sottomarino

“La marina colombiana ha informato il 27 novembre di aver sequestrato nell’oceano Pacifico un sottomarino che trasportava 225 tonnellate di cocaina ed era diretto in Australia, rivelando una nuova rotta nel traffico di droga”, scrive la Cnn.

Grazia per Hunter Biden

Mandel Ngan, Afp/Getty

Il 1 dicembre, poche settimane prima di lasciare la Casa Bianca, Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter (nella foto, il secondo da destra), 54 anni, che era in attesa di conoscere l’entità della pena dopo essere stato riconosciuto colpevole di possesso illegale di arma da fuoco e frode fiscale. “Hunter è stato preso di mira solo perché è mio figlio, e questo è sbagliato”, ha affermato in un comunicato il presidente, 82 anni. “Mio figlio è stato incriminato su precisa richiesta dei miei avversari politici al congresso, che volevano colpire me. Credo nel sistema giudiziario, ma credo anche che la cattiva politica abbia infettato le normali procedure legali, causando un errore giudiziario”. “Ora Joe Biden e Donald Trump, che entrerà in carica a gennaio, sono d’accordo su una cosa: il dipartimento della giustizia di Biden è stato politicizzato”, scrive Peter Baker in un’analisi sul New York Times. “Concedendo la grazia al figlio, il presidente in carica è sembrato per molti versi simile al suo successore: ha lamentato l’esistenza di procedimenti giudiziari selettivi e di pressioni politiche, mettendo in discussione l’equità di un sistema che aveva a lungo difeso”. Secondo il giornalista, corrispondente per il quotidiano alla Casa Bianca, “la grazia e la motivazione data da Biden sporcheranno le acque della politica, mentre Trump si prepara ad assumere la presidenza con l’intenzione di usare il dipartimento di giustizia e l’Fbi per punire i suoi avversari. Da tempo si dice vittima di un’azione penale selettiva e afferma che la giustizia è stata usata come arma contro di lui”. Il 30 novembre Trump ha detto che vuole Kash Patel a capo dell’Fbi. Patel è un avvocato a lui fedelissimo e molto critico con l’agenzia investigativa federale. ◆

Altro da questo numero
1592 - 6 dicembre 2024
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Black Friday Promo