La Banca centrale europea (Bce) ha aumentato la liquidità d’emergenza alle banche greche per la terza volta in sei giorni. Lo riferisce una fonte citata dalla Reuters, che non ha precisato l’ammontare dell’aumento. La Bce ha innalzato il tetto di 1,1 miliardi di euro portandolo a 84,1 miliardi di euro lo scorso 17 giugno e lo ha ulteriormente alzato di 1,8 miliardi di euro il 19 giugno. Vuole dire che la Banca centrale greca è autorizzata a stampare più euro e a fare arrivare più contanti agli istituti del paese. Con questi successivi rialzi la Bce cerca di tranquillizzare i greci, che nella scorsa settimana – quando tutti i vertici europei avevano fallito – avevano ritirato in massa i loro risparmi dai conti correnti. Nel fine settimana il premier greco Alexis Tsipras ha presentato ai creditori (Bce, Commissione europea, Fondo monetario internazionale) un piano di riforme con numerose aperture, che potrebbe soddisfare le istituzioni europee e convincerle a sbloccare gli aiuti finanziari. Anche i mercati credono nell’accordo: la borsa di Atene si è aperta con un +8 per cento. Rialzi robusti si sono registrati anche sugli altri listini europei. Francoforte segna il +3,30 per cento, come Parigi. Rialzi superiori al 2 per cento a Milano e Madrid.

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