Brasile
L’ex capo dello stato Luiz Inácio Lula da Silva è arrivato in testa nel primo turno delle elezioni presidenziali del 2 ottobre. Lula (sinistra) ha ottenuto il 48,4 per cento dei voti, contro il 43,2 per cento del presidente uscente Jair Bolsonaro (destra). I sondaggi prevedevano un distacco molto più ampio tra i due candidati. Il ballottaggio si terrà il 30 ottobre.

Stati Uniti
Il bilancio del passaggio dell’uragano Ian sul sudest del paese è salito il 2 ottobre a 62 vittime: 58 in Florida e quattro in North Carolina. L’uragano ha devastato centri abitati, ponti e linee elettriche lungo la costa sudoccidentale della Florida.

Ucraina-Russia
Il 2 ottobre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha annunciato la riconquista di Lyman, una cittadina di ventimila abitanti nella regione di Donetsk, annessa pochi giorni prima dalla Russia. Lo stesso giorno la corte costituzionale russa ha confermato la “legalità” dell’annessione di quattro regioni ucraine: Donetsk, Luhansk, Cherson e Zaporižžja.

Bulgaria
Il partito Gerb dell’ex primo ministro Bojko Borisov ha ottenuto la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni legislative anticipate del 2 ottobre. Secondo le proiezioni, la formazione conservatrice ha ottenuto tra il 23 e il 25 per cento dei voti, precedendo il partito Continuiamo il cambiamento (centro), guidato da Kiril Petkov. Si prevedono grandi difficoltà per formare un governo di coalizione. Gli elettori sono stati chiamati alle urne per le legislative quattro volte negli ultimi diciotto mesi.

Regno Unito
Il 2 ottobre il ministro delle finanze Kwasi Kwarteng ha affermato che il governo ha rinunciato a ridurre le tasse ai più ricchi. La riduzione dell’aliquota più alta dal 45 al 40 per cento, annunciata il 23 settembre dalla nuova premier Liz Truss, aveva causato il crollo della sterlina e difficoltà sui mercati finanziari.

Burkina Faso
Il 2 ottobre il luogotenente-colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, capo della giunta militare al potere, ha accettato di dimettersi dopo due giorni di tensioni caratterizzate da una serie di manifestazioni antifrancesi. Il 30 settembre il capitano Ibrahim Traoré, 34 anni, aveva annunciato la destituzione di Damiba, che ha posto come condizione per le dimissioni il rispetto dell’impegno a restituire il potere ai civili entro due anni.

Yemen
L’inviato speciale delle Nazioni Unite Hans Grundberg ha annunciato il 2 ottobre che il governo e i ribelli huthi non hanno raggiunto un accordo per prorogare la tregua in vigore da sei mesi. Si teme una ripresa del conflitto, scoppiato nel 2015, tra le forze governative sostenute dall’Arabia Saudita e i ribelli sostenuti dall’Iran.

Indonesia
Il 1 ottobre almeno 125 persone sono morte e 323 sono rimaste ferite nella calca allo stadio Kanjuruhan di Malang, sull’isola di Java, dopo una partita di calcio di prima divisione. La strage si è verificata dopo che polizia ha lanciato gas lacrimogeni contro la folla per fermare un’invasione di campo dei tifosi della squadra locale, l’Arema Fc.

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