C’è ancora del vero nel detto “un figlio rafforza il matrimonio” o è un retaggio degli anni cinquanta? –Emilio

Veramente io conoscevo il detto “il matrimonio è la tomba dell’amore”, ma capisco che parlare di questo aprirebbe un ingestibile vaso di Pandora. Quindi passiamo ai figli. Non solo non rafforzano il matrimonio, ma gli danno anche una bella spallata: così se l’unione non è solida le arriva il colpo di grazia. Di fronte a un cambiamento così grande, tiriamo fuori la nostra vera natura e il compromesso con l’altro si fa ancora più difficile.

Per non parlare della perdita di intimità: una bambina che dorme nel lettone tra mamma e papà è un’immagine abbastanza indicativa della vita sessuale dei genitori. Anni fa ho esposto la mia paura a un’amica che aveva già figli: “È vero che dopo che hanno un bambino le coppie non fanno più sesso?”. “Tra di loro”, mi ha tranquillizzato lei.

Ma il detto degli anni cinquanta non è tutto da buttare. Con il tempo due persone possono finire per prendere direzioni diverse, seguire ognuno nuovi interessi e nuovi amici, allontanandosi l’una dall’altra. E un bambino le può rimettere sullo stesso binario, riportando sullo stesso soggetto la loro attenzione, il loro affetto. E facendogli condividere la cosa più importante della loro vita. Mica è poco. Se poi riescono a resistere per i primi anni, il matrimonio ne uscirà più forte. O forse lo era già.

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