*Abitando in Svizzera, sei d’accordo con l’Economist secondo cui è il miglior paese al mondo dove nascere? –Alessandro *

A Ginevra in tre anni i miei figli hanno preso l’autobus più di quanto l’abbia preso io in trentacinque anni a Roma. A pochi minuti da casa c’è un parco con cavalli a dondolo, un tunnel sotterraneo, altalene per ogni età e una piscina. La città brulica di ludoteche semi gratuite e d’inverno ci sono piste di pattinaggio sul ghiaccio aperte a tutti. Sembrerebbe un paradiso terrestre.

Ma alle classifiche dell’Economist a volte sfugge qualcosa. Anni fa lo scrittore Erri De Luca commentava così il fatto che Napoli fosse penultima in una di queste graduatorie: “Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali. Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo. Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera.

Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza. Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto. Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un ‘Ma faciteme ‘o piacere’”.

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