Mio figlio vuole una carta di Yu-Gi-Oh da 25 euro. Gli ho detto di no ma lui ha preso il salvadanaio e ha detto: “Io ce li ho 25 euro”. Che faccio? –Maya
Con la ripresa delle scuole i supermercati svizzeri lanciano sempre una promozione per bambini che puntualmente diventa la mania di tutta la popolazione sotto gli otto anni. Quest’anno è un album di figurine dei personaggi Disney: un pacchetto ogni venti franchi di spesa.
All’inizio è stato l’ennesimo stratagemma per far mangiare il mio inappetentissimo figlio di due anni: lui attaccava le figurine e io cercavo di fargli finire il pranzo. Ma poi mi sono lasciato prendere anch’io, perché i figli ti fanno riaffiorare sensazioni dimenticate. Finire una pagina, completare un riquadro, aprire un pacchetto di soli doppioni.
Mentre mio figlio ha cominciato a stufarsi, per me è cominciata l’ossessione: conto e riconto quante me ne mancano per finire l’album, scambio doppioni con gente di sei anni davanti scuola, trovo ogni scusa pur di spendere venti franchi al supermercato e vivo nell’attesa di trovare la rarissima 123, la figurina metallizzata di Campanellino.
Tra qualche giorno l’iniziativa sarà finita e io potrò tornare a una vita normale. Ma questo tuffo nel passato mi ha ricordato quant’è grande la forza delle figurine e quanto ci resta annidata dentro. Quindi, se fossi in te, permetterei a mio figlio di comprarsi la sua carta da 25 euro, per evitare che se la compri su eBay tra vent’anni. Pagandola 2.500 euro.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it