Immaginate per un momento che sia la vostra famiglia: a guidarla sono i vostri nonni novantenni. I loro quattro figli sono vostra madre divorziata e tre zii. Uno degli zii ha sposato una donna di 13 anni più giovane di lui che era adorata da tutti ma che lui trascurava per portare avanti una relazione con una vecchia fiamma. Un altro zio è accusato di aver molestato delle ragazze minorenni. Netflix ha realizzato una serie tv che descrive vostra nonna come una donna anaffettiva, il figlio maggiore come un eccentrico debole e lamentoso e la sua seconda moglie come una stronza. Un cugino ha sposato una divorziata di origini miste che, a seconda dei punti di vista, è la vittima dello snobismo razzista della famiglia o una diva ipocrita ossessionata da se stessa. E poi, come se non bastasse, questa coppia rilascia un’intervista televisiva in cui afferma che la vostra famiglia gli ha reso insopportabile la vita.
Per fortuna, questa non è la vostra famiglia. È la famiglia reale britannica, una tribù di disadattati circondata da persone che eseguono ogni loro ordine, ridono di tutte le loro battute e s’inchinano sempre. Ma non è solo nei palazzi che viene coltivato questo egocentrismo. Anche l’industria televisiva statunitense incoraggia i personaggi famosi a ostentare questi comportamenti, insieme al disprezzo per la “gente comune” e a far sapere continuamente a tutti come si sentono sui social network. Quello che abbiamo visto in tv il 7 marzo, per gentile concessione della Oprah Winfrey Spa, è la dimostrazione di quello che succede quando queste due culture – apparentemente diverse, ma in qualche modo simili – si scontrano.
Accuse e segreti
L’intervista di Winfrey al principe Harry e a sua moglie Meghan Markle è stata un video blog di due persone fragili che hanno sfogato il loro risentimento. Sembrava più una seduta di psicoterapia che un’intervista. Non si è parlato del modo in cui trattano le persone che lavorano per loro, della loro ricchezza (39,7 milioni di euro), della loro casa (che vale 12,3 milioni di euro), del loro uso di jet privati mentre predicano la necessità di salvare il pianeta. Winfrey non ha chiesto a Markle della sua famiglia, con la quale non ha più rapporti tranne che con una persona. Invece abbiamo sentito una serie di frasi vaghe sul fatto che lei non si è sentita sostenuta dai reali (non ne dubito, l’empatia non è una caratteristica tipica dei Windsor); che le è stato tolto il passaporto (come faceva ad andare a New York a trovare gli amici resta un mistero); e che la sua vita, a causa della pressione che sentiva, era così insopportabile che ha pensato di suicidarsi.
Due momenti sono stati molto interessanti. Il primo, quando hanno detto che qualcuno della famiglia reale, facendo riferimento alle origini miste di Meghan, ha chiesto “quanto sarebbe stato scuro il bambino”. Harry si è rifiutato di dire chi ha fatto quest’osservazione, rendendo impossibile contestarla. Ha anche detto che la “stampa scandalistica britannica razzista” è stata “uno dei motivi” per cui hanno lasciato il paese, ancora una volta senza dare dettagli e facendo pensare al pubblico che qualsiasi critica a sua moglie fosse, per definizione, razzista. Tutto questo detto da un giovane che una volta ha pensato fosse divertente partecipare a una festa con al braccio una fascia nazista. Un altro momento significativo è stato quando Harry ha detto di sentirsi intrappolato. Si aveva l’impressione che da tempo, probabilmente da prima d’incontrare Meghan, Harry volesse rinunciare al suo titolo.
La cosa che dobbiamo ricordare è che fino al matrimonio, e anche dopo, i mezzi d’informazione sono stati ben disposti nei confronti della coppia: Harry, il bambino costretto a seguire la bara di sua madre a 12 anni, che poi si è arruolato nell’esercito e ha combattuto in Afghanistan ed era considerato l’adorabile ragazzaccio della famiglia, si è innamorato di una donna che, per portamento e bellezza, sembrava la potenziale erede di sua madre. Il matrimonio (costato 37 milioni di euro) è stato un trionfo. Per i tabloid le cose sono cambiate dopo le prediche alla gente comune su come deve vivere, l’uso di jet privati, i tre milioni di euro spesi per sistemare la casa vicino al castello di Windsor, le voci su come Meghan trattava il personale (sulle quali adesso si sta formalmente indagando), e di una presunta lite tra lei e la moglie del principe William, Kate Middleton.
Messo a confronto con quello di Meghan Markle, il comportamento di Middleton è interessante. Ora la stampa britannica la considera quasi una santa, ma non è stato sempre così. Quando era la ragazza di William, ma non ancora la fidanzata ufficiale, veniva derisa per il suo modo di vestire e le sue origini borghesi, e a sua madre (un’ex assistente di volo) era stato dato il soprannome di “Doors to manual” (Pronti al decollo). Kate avrebbe potuto rilasciare un’intervista su quanto era turbata da tutto questo, ma non l’ha fatto. Voleva partecipare al gioco dei reali. Ho il sospetto che Meghan non abbia mai voluto farlo.
(Traduzione di Bruna Tortorella)
Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati
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