T-shirt lunga o pareo. In generale è una buona idea mettere in valigia un indumento da usare in situazioni diverse: in spiaggia, in un bagno comune, per dormire o per coprirsi al volo in caso di imprevisto. Per esempio, per scappare dall’edificio in cui dormite se scatta l’allarme anticendio (in certi paesi non è così raro). Il pareo è un esempio perfetto: diventa velocemente una gonna, un pantalone, uno scialle o un cappello, ma può essere usato anche come lenzuolo, telo da picnic, asciugamano, borsa, tenda per il bagno o per le finestre, federa o separé. Assicuratevi che sia stampato da entrambi i lati e la prima volta lavatelo in acqua fredda.

Cravatta, sciarpa. Un piccolo accessorio arricchisce il guardaroba di chi viaggia leggero: una sciarpa o una collana, per esempio, possono cambiare l’aspetto di un vestito. Gli uomini dovrebbero prendere in cosiderazione l’uso di un papillon: è piccolo, leggero, non si sgualcisce e trasforma un maglione in un completo più formale. Fare il nodo non è complicato: sul sito beautiesltd.com trovate un video con le istruzioni. Una bandana di cotone, invece, può diventare un tovagliolo, una mascherina antipolvere, una benda, un laccio emostatico, un sottopentola, una corda, uno scacciamosche e molto altro. Usata come un furoshiki giapponese è comodo per imballare e trasportare gli oggetti.

Cintura. Controllate che entri nei passanti di tutti i pantaloni in valigia. La pelle umida tende ad ammuffire, quindi se partite per un posto umido scegliete un modello di tela o di nylon.

Cappello. Quello antisole dev’essere leggero, morbido e flessibile, preferibilmente con le stringhe per allacciarlo sotto il mento. Per il freddo, invece, il tradizionale berretto di lana da marinaio è insuperabile.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it