La spiaggia di Omaha, in Normandia, 6 giugno 1944. (Robert Capa, International center of photography/Magnum/Contrasto)
Il 6 giugno ricorre il 70° anniversario dello sbarco delle truppe alleate in Normandia. L’immagine iconica di quel giorno fu firmata da Robert Capa, allora fotoreporter per la rivista statunitense Life.
Nel 1944 Capa riceve da John G. Morris di Life il compito di documentare lo sbarco insieme ad altri 17 fotografi autorizzati dall’esercito a partecipare all’operazione. Fa parte di un gruppo ancora più ristretto, solo quattro, che può arrivare fino alle coste della Normandia. Capa si ritrova quindi con i soldati sotto il fuoco nemico, con in mano solo tre fotocamere. Un soldato, Huston Riley, si avvicina alla spiaggia di Omaha usando un mezzo galleggiante e diventa facile preda dei tedeschi. Nonostante i proiettili, riesce ad arrivare sulla terraferma: si alza, corre ma viene ferito alla spalla destra. A soccorrerlo trova due uomini, uno dei quali è Robert Capa.
Le condizioni in cui è stata realizzata questa foto sono già di per sé eccezionali, ma la storia continua anche dopo lo sbarco. Infatti John G. Morris è a Londra, in attesa dei rullini, che devono arrivare in tempo nella sede centrale di Life a New York. Con il tecnico del laboratorio di stampa, Morris scopre che su tre dei quattro rullini mandati da Capa non ci sono fotogrammi. E sul quarto ce ne sono solo nove. Tra queste poche immagini sopravvissute c’è, fortunatamente, il soldato Riley.
In occasione dell’anniversario, il sito di Time ha pubblicato un video in cui lo stesso John C. Morris racconta questa impresa. (gd)
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