Nei film di Nanni Moretti ci sono spesso dei giornalisti. Di solito sono cialtroni e impreparati. Però sono anche all’origine di alcune delle battute più famose. Per esempio: “Chi parla male pensa male e vive male”, detta dal protagonista di Palombella rossa all’intervistatrice che usa l’espressione “trend negativo”. Anche in Habemus papam ci sono un paio di giornalisti. Uno si ostina a fare domande ai cardinali che stanno per riunirsi in conclave, e non ricevendo risposte alla fine chiede se almeno può fare “un totalino della Cappella Sistina”. Poi c’è un esperto, ospite di un programma tv. Non è un giornalista, ma “gli esperti” sono diventati una delle figure di riferimento dell’informazione, soprattutto televisiva. A un certo punto l’esperto non sa che dire e crolla: affranto, in diretta, ammette che sta improvvisando. Habemus papam è un film notevole perché racconta anche quanto sia importante fare le cose bene, come ultima linea di resistenza. E sapere che quando si rischia di farle male è meglio rinunciare.

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