La progettazione grafica editoriale può essere a volte una grande responsabilità. Per molte persone un giornale o una rivista non sono come un pacchetto di caramelle o un dvd. Sono una parte fondamentale della loro vita intellettuale e affettiva. Negli anni un giornale diventa un ambiente sicuro e accogliente.

I lettori si fidano del direttore, e un buon direttore ripaga questa fiducia con il rispetto e la considerazione per i lettori. Tutti quanti apprezziamo la solidità dei nostri rapporti; ci piace sapere che possiamo fare affidamento sul fatto che i nostri amici e partner non cambino troppo o troppo rapidamente, e la maggior parte di noi desidera lo stesso dalle riviste e dai giornali preferiti.

Così, quando si decide di cambiare, bisogna farlo con delicatezza, avendo sempre in mente i lettori. I lettori fedeli si sentono comodamente immersi nelle pagine della loro rivista preferita come lo sono nel loro soggiorno. Quando ridisegniamo un giornale spostiamo i mobili di quella stanza, per questo non è così sorprendente che a volte i lettori siano infastiditi e dicano che preferivano la versione precedente.

Il nostro lavoro di grafici, in collaborazione con i giornalisti, è disporre i mobili in modo da rendere la stanza più funzionale, piacevole ed elegante. Il primo giorno può non apparire così, e ci sono sempre reazioni ostili a qualsiasi restyling.

Ma se il lavoro è fatto bene, dopo due o tre numeri la maggior parte dei lettori comincia a vedere gli aspetti positivi e presto si sente a suo agio con la nuova impaginazione, proprio come con la precedente.

*Traduzione di Nazzareno Mataldi.

Internazionale, numero 812, 11 settembre 2009*

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