Da quando ho scritto l’ultima rubrica per Internazionale, il restyling a cui lavoriamo da dieci mesi è stato lanciato. E io sono stato esposto alle reazioni appassionate dei lettori.

Per quanto un progetto grafico sia ben pianificato, è impossibile prevedere ogni evenienza. Di solito la chiusura del primo numero comporta situazioni inaspettate che richiedono decisioni immediate. La cosa può essere sfibrante. Ma questa volta l’esperienza è stata sorprendentemente calma e piacevole: un segnale che la redazione di Internazionale ha abbracciato il nuovo progetto e che il restyling funzionava come previsto.

Ma la pressione più forte arriva sempre dopo il lancio, con le reazioni dei lettori. Le prime, sul mio blog, sono state favorevoli. Ma tre giorni dopo sono finito su un palco, in una sala piena di lettori di Internazionale, al festival di Ferrara.

Mi ha fatto molta impressione camminare per le vie della cittadina emiliana vedendo migliaia di persone stringere una copia del nuovo settimanale. Ma per fortuna chi è venuto all’incontro è stato molto gentile nei miei confronti.

In ogni restyling ci sono cose che irritano. In questo caso sono state lo spostamento delle Regole e l’eliminazione delle copertine di cd e libri dalle recensioni. Ma la maggior parte dei lettori sembra aver capito che si volevano restituire ordine ed eleganza a un giardino che era diventato una giungla.

Il restyling è finito. Ma la vita del nuovo progetto è solo all’inizio. Il vero banco di prova sarà come voi lettori vi ci troverete negli anni a venire.

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