Il 20 maggio la General Motors (Gm) ha annunciato il ritiro di 238.360 veicoli prodotti in Brasile tra l’ottobre 2013 e l’aprile 2014. L’azienda sostituirà i filtri della benzina per prevenire delle perdite che potrebbero provocare incendi. L’annuncio è arrivato alcuni giorni dopo che la giornalista Moriti Neto, di Agência Pública, ha raccontato di una serie di esplosioni sui modelli Vectra prodotti tra il 1996 e il 1999.
Un’associazione delle vittime ha documentato 59 esplosioni in dieci stati brasiliani, la metà delle quali senza cause esterne evidenti. Ci sono stati almeno cinque morti e cinque feriti gravi. Ma a differenza della recente politica dell’azienda negli Stati Uniti, i risarcimenti danni sono stati molto più bassi di quelli pagati (o promessi) ai cittadini statunitensi.
Un’associazione di familiari delle vittime ha scoperto che nel 1998 la Gm aveva diramato una comunicazione interna in cui parlava di un difetto alla pompa della benzina. Secondo le associazioni dei consumatori, l’azienda era a conoscenza del problema e avrebbe potuto evitare le esplosioni. Sedici anni dopo nessun modello Vectra è stato ritirato dal mercato. Forse l’annuncio del 20 maggio - arrivato poco dopo la pubblicazione dell’articolo - è il segno che la Gm sta cambiando politica. Oppure, semplicemente, che l’azienda ha deciso di chiudere con i problemi del passato - senza pagare nessun risarcimento - e di andare avanti.
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