Da una settimana i brasiliani parlano solo dei Mondiali: c’è chi è occupato a guardare e a commentare le partite e chi parla delle proteste in corso in tutto il paese. Se finora le manifestazioni sono state inferiori alle previsioni, lo stesso non si può dire della violenza della polizia.
Il 12 giugno, il giorno dell’inaugurazione, un gruppo di manifestanti che stava sfilando a sostegno dei lavoratori della metropolitana di São Paulo, licenziati dopo uno sciopero, è stato caricato dalla polizia con proiettili di gomma e gas lacrimogeni e si è dovuto rifugiare nella sede del sindacato. A Belo Horizonte alcuni testimoni hanno raccontato al giornalista Bruno Fonseca che la polizia ha preso a schiaffi e a calci i manifestanti dopo averli arrestati.
Nel frattempo il più soddisfatto per i Mondiali sembra il presidente della Fifa Joseph Blatter. Al congresso annuale della federazione, che si è svolto il giorno prima dell’avvio del torneo a São Paulo, è riuscito a far respingere una richiesta dell’Uefa che proponeva di limitare il numero di mandati consecutivi del presidente della Fifa e la sua età massima a 75 anni. Blatter ha 78 anni ed è in carica da sedici.
Dal palco ha annunciato la condivisione di una parte dei profitti realizzati dalla Fifa in questa edizione dei Mondiali, i più redditizi di sempre. Darà 200 milioni di dollari alle federazioni che fanno parte della Fifa. “Siete contenti?”, ha chiesto. E poi si è messo a ballare.
Traduzione di Fabrizio Saulini
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