Aleksandar Vučić

Migliaia di persone manifestano in Serbia dopo il crollo del tetto di una stazione

Il 22 dicembre decine di migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Belgrado per chiedere al governo di assumersi la responsabilità del crollo del tetto di una stazione ferroviaria a Novi Sad. Leggi

Le Nazioni Unite istituiscono una giornata della memoria del genocidio di Srebrenica

Il 23 maggio l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito una giornata internazionale di commemorazione del genocidio di Srebrenica, in Bosnia Erzegovina, nonostante le proteste della Serbia. Leggi

Tra amici

Il presidente serbo Aleksandar Vučić e la moglie Tamara danno il benvenuto al presidente cinese Xi Jinping e alla moglie Peng Liyuan, appena atterrati a Belgrado per una… Leggi

Aspettando le elezioni, la Serbia divisa tra Russia e Unione europea

Domenica 24 aprile si terranno in Serbia le elezioni legislative anticipate. Il primo ministro Aleksandar Vučić del Partito progressista serbo è dato per favorito. L’obiettivo del premier è rafforzare la solidità del suo governo e continuare il processo di avvicinamento all’Unione europea. Ma gran parte dell’opinione pubblica è su posizioni filorusse. Il video dell’Afp. Leggi

Il premier serbo costretto a lasciare le celebrazioni a Srebrenica
Il premier serbo costretto a lasciare le celebrazioni a Srebrenica. Lancio di sassi e bottiglie alla cerimonia in Bosnia Erzegovina, l’11 luglio, per il ventesimo anniversario del massacro compiuto nel 1995 dalle forze serbe. Aleksandar Vučić ha lasciato il mausoleo di Potočari dove sono sepolte le vittime.
Il premier serbo costretto a lasciare le celebrazioni dell’anniversario di Srebrenica

Alcuni partecipanti alla cerimonia per il 20esimo anniversario del massacro di Srebrenica hanno lanciato sassi e bottiglie contro il premier serbo Aleksandar Vučić, costringendolo a lasciare il mausoleo di Potočari, dove sono sepolte le vittime. Prima di raggiungere Srebrenica per la commemorazione del massacro compiuto nel 1995 dalle forze serbe, di almeno 8mila tra uomini e bambini musulmani, Vučić aveva diffuso una lettera aperta in cui condannava l’eccidio.

Durante la visita al mausoleo, il premier serbo aveva appena deposto un fiore davanti al monumento che ricorda i nomi delle oltre 6.200 vittime identificate e sepolte nel cimitero quando la folla ha iniziato a scandire Allah akbar (dio è grande), lanciando pietre e bottiglie di vetro. Circondato dalle guardie del corpo, Vučić è riuscito a lasciare il cimitero tra gli appelli alla calma degli organizzatori.

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