È nata a Uta (Cagliari) nel 1979. Ha esordito per Einaudi Stile libero nel 2012 con Dove finisce Roma. Il suo ultimo romanzo è La stagione che verrà (2015).
Comincio questo breve viaggio nella comunità senegalese a Cagliari partendo da alcuni dati, due pregiudizi e due idee romantiche. I dati dicono che in Sardegna i senegalesi sono la terza comunità di cittadini stranieri residenti: 4.211 persone (al 1 gennaio 2016, dati Istat), che vivono soprattutto nelle province di Cagliari e Sassari. Sono, fra tutti gli stranieri, i più visibili. Leggi
Gli egiziani sono la seconda comunità africana in Italia, dopo quella marocchina. In questi vent’anni sono cambiati: sono più stabili, hanno portato le loro mogli e i loro figli sono nati qui, studiano, e ci sono candidati egiziani nei municipi. Leggi
Alla Team Boxe si fa soltanto boxe. Sotto la guida di Italo e Gigi si allenano una trentina di persone, uomini e donne, che arrivano da tutta Roma. Fra loro, Giovanni De Carolis, campione del mondo di Wba, pesi supermedi di pugilato. Il titolo l’ha conquistato lo scorso gennaio. Per mantenerlo deve battere di nuovo un tedesco, Tyron Zeuge, a Berlino, sabato 16 luglio. Leggi
Tra le scuole, i corsi, i progetti per permettere ai bambini e ai ragazzi di seconda generazione di studiare qui in Italia la lingua del paese d’origine dei loro genitori che ho conosciuto negli ultimi mesi, il caso di Ladispoli è l’unico a coinvolgere la nostra scuola pubblica. Leggi
I cinesi sono la quarta comunità più numerosa in Italia, dopo quelle romena, albanese e marocchina. La maggior parte di loro arriva dall’operosa e ricca regione dello Zhejiang, e, negli ultimi anni, dal nordest, soprattutto donne in pensione che vengono a fare le tate o le badanti per famiglie dei loro connazionali che sono qui da più tempo. Ma negli anni ottanta, a Roma come nelle altre città italiane, erano pochi, si conoscevano tutti. Leggi
Al Poetto, la spiaggia di Cagliari, tutti commentano e giudicano i cambiamenti degli ultimi cinque anni realizzati dalla giunta di Massimo Zedda, di Sinistra ecologia libertà. Zedda si ricandida, unico caso tra i capoluoghi al voto in cui regge l’alleanza tra il partito fondato da Nichi Vendola e il Pd. Leggi
Dopo la caduta dell’Unione Sovietica dall’Ucraina sono partite soprattutto le donne, la maggior parte di loro dirette in Italia, per prendersi cura dei nostri nonni, dei nostri figli, delle nostre case. Donne, in molti casi, con un’istruzione superiore, professioniste o insegnanti, che spesso lasciavano a casa i loro mariti e i loro figli. Leggi
Al parco dell’Aniene, la domenica mattina, le squadre di cricket si ritrovano per giocare partite che durano ore, in un’area attrezzata e gratuita. Arrivano da molti quartieri di Roma, dalla provincia, dall’Umbria. Come il primo ragazzo che incontriamo, che ha la maglia della Ternana e che non è bangladese, ma indiano. Leggi
A Roma, a San Lorenzo, quartiere popolare e studentesco, esiste da vent’anni una palestra, piccola ma con tutto il necessario. Si chiama Palestra popolare, ha più o meno 500 iscritti, tra cui più di cento bambini. Di questi molti vivono in situazioni difficili. Loro non pagano niente, tutti gli altri pagano poco. Gli istruttori e le istruttrici preferiscono lavorare in uno spazio autogestito, in cui fare sport non significa solo tenersi in forma, ma crescere insieme. Leggi
In fondo a via Tiburtina, a Roma, vicino a Rebibbia, nel cortile di un istituto dei Salesiani non più in uso, una domenica mattina di febbraio, decine di persone sono riunite per una funzione religiosa, nel vento freddo e nel sole. Indossano il tipico velo bianco decorato ai bordi, sopra ai pantaloni e alle gonne, molti hanno gli ombrelli colorati delle feste, cantano e battono le mani al ritmo di un tamburo. Leggi
Secondo la legge italiana conosco un sacco di criminali. Sono uomini e donne, lavorano, non evadono le tasse, non rubano, non picchiano nessuno. Fumano, regolarmente o occasionalmente, marijuana o hashish, di cui sono proibiti l’uso, la vendita, la coltivazione. Le leggi sono fatte di articoli, commi e numeri, ma dentro ci sono anche moltissime storie. Leggi
A sentire Cristina D’Avena vanno medici, impiegati, commessi, insegnanti. Votano a destra, a sinistra, cinque stelle e Lega. Hanno la stessa età di Renzi e Salvini, Giorgia Meloni e Maria Elena Boschi. Non si curano della politica o frequentano i centri sociali. Sono tutti riuniti per questo strano rito collettivo, che unisce una generazione, o due, sotto le note di Holly e Benji. Leggi
Prima di Sergio Atzeni la Sardegna raccontata dai classici era quella dei nonni, dei bisnonni, delle infanzie dei genitori: arcaica e immobile. Cagliari non c’era, non c’erano le periferie, i paesi del Campidano; e non c’era l’oggi, non c’erano le nostre giovinezze. E dopo di lui sono arrivati gli altri: gli scrittori sardi. Leggi
Al porto di Civitavecchia, due ore prima dell’imbarco, le automobili occupano già la banchina, in quattro file ordinate. Le persone, uomini e donne, molti bambini e bambine, adolescenti, stanno all’ombra. Sono le tre del pomeriggio, il caldo di un agosto molto caldo. La nave partirà alle cinque e mezza, si fermerà a Palermo e arriverà a Tunisi alle quattro e mezza di domani. Leggi
Alghero è una delle poche città della Sardegna in cui se arrivi un pomeriggio qualunque di maggio, o di aprile, i tavolini dei bar sono già affollati di turisti; se arrivi dalla normalità di Sassari, di Osilo oppure Olmedo, le strade sembrano sempre un po’ in festa. Da quando i voli low cost la collegano alle città d’Italia e d’Europa ha cominciato a farsi conoscere, ammirare, anche fuori dell’isola. Leggi
A Roma la resistenza comincia l’8 settembre 1943 e finisce il 4 giugno 1944. Dal centro alla periferia, da via Rasella al Quadraro, sono tante le storie e i luoghi delle lotte dei partigiani. Leggi
Roma è piena di street art, e non da poco tempo. Artisti come Hogre, Sten&Lex, Blu, Ericailcane, Tellas, Alicè, Lucamaleonte, Diamond, Mr Klevra dalla fine degli anni novanta hanno dipinto muri, sottopassaggi, vecchie stazioni, pareti di centri sociali e case occupate. Leggi
Di Blu non si sa quasi niente, neppure il nome, si sa quello che dicono le sue opere: crede nelle lotte sociali, nella tutela dell’ambiente e di tutti gli animali, non al capitalismo, non al denaro. Da amici di amici di amici so che è un antispecista, che non dipinge per soldi, che vive facendosi ospitare qua e là per il mondo, immagino anche facendosi pagare quelle volte che dipinge per un committente, come è accaduto in alcuni musei o in alcuni festival. Leggi
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