La guerra in Siria, la crisi dei migranti, il terremoto nell’Italia centrale, il voto sulla Brexit, il tentato colpo di stato in Turchia, la vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi, gli attentati a Bruxelles e a Nizza, la crisi economica del Venezuela, la morte di David Bowie, Muhammad Ali e Fidel Castro. Tutto il 2016 in un video dell’Afp. Leggi
Il 6 settembre l’ex presidente brasiliana Dilma Rousseff ha lasciato il palazzo presidenziale di Brasilia e si è imbarcata su un volo diretto a Porto Alegre, la sua città d’adozione. Al suo posto c’è un successore che rischia di essere condannato per reati molto più gravi di quelli che l’hanno costretta a lasciare il potere, e un paese che ha perso il diritto a fare parte dei Brics. Leggi
Assistiamo a un grande riflusso e la destituzione della presidente brasiliana, il 31 agosto, è solo l’ultimo dei segnali. In Brasile, il Partito dei lavoratori di Dilma Rousseff e Lula ha perso il potere dopo tredici anni ai comandi del paese, ma è tutta l’America Latina a registrare un arretramento della sinistra. Leggi
È il 13 dicembre 2015. Sul lungomare di Copacabana, a Rio de Janeiro, migliaia di persone camminano grondando di sudore sotto il sole a picco. Tutti accompagnano con furia rivendicativa le grida che escono dagli altoparlanti del camion in testa al corteo, scortato da venditori ambulanti di magliette e adesivi con la frase “Fóra Dilma”, fuori Dilma. Leggi
Nelle prossime ore il senato del Brasile vota per la destituzione della presidente Dilma Rousseff, sospesa dalla sue funzioni con l’accusa di aver falsificato il bilancio del 2014. Per la destituzione definitiva del capo dello stato è necessario il voto favorevole di due terzi dei senatori. Il video dell’Afp. Leggi
Il 29 agosto la presidente brasiliana, temporaneamente sospesa in seguito alla messa in stato d’accusa, è comparsa davanti ai senatori per difendersi dall’accusa di aver truccato i conti pubblici nel 2014. Ha parlato per 45 minuti al termine dei quali sono cominciate le dichiarazioni di voto dei senatori. In aula erano presenti anche l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva e il musicista Chico Buarque, sostenitori della presidente. Le ultime tappe dell’impeachment. Leggi
Si tratta dell’ennesimo colpo di scena in una telenovela politica che sembra essere arrivata alla fine. Il 9 agosto il senato brasiliano ha adottato a maggioranza semplice (59 voti a favore, 21 contrari) la messa in stato d’accusa della presidente Dilma Rousseff. Leggi
Il senato brasiliano voterà il 9 agosto sulla procedura di destituzione della presidente Dilma Rousseff accusata di aver truccato i conti pubblici. Gli oppositori della presidente avranno vita facile: hanno bisogno di una maggioranza semplice di 81 senatori e tutti danno per scontato che la mozione, che rappresenta l’ultimo passo verso la destituzione, sarà approvata. Leggi
Il senato brasiliano ha approvato la messa in stato di accusa della presidente Dilma Rousseff, accusata di aver manipolato il bilancio nel 2014. Il vicepresidente Michel Temer ha assunto il potere e ha nominato un nuovo esecutivo di stampo liberista e conservatore. Il video dell’Afp. Leggi
Insieme alla fine della presidenza di Dilma Rousseff, nel più grande paese sudamericano si chiuderanno 13 anni di governo del Partito dei lavoratori (Pt), un periodo cominciato nel 2003 con Luiz Inácio Lula da Silva, che ha guidato il paese durante il boom socioeconomico brasiliano degli anni duemila. Leggi
Dilma Rousseff rischia la destituzione da parte del parlamento, è accusata di aver truccato il bilancio del 2014. La presidente sostiene che l’opposizione ha ordito un colpo di stato, ma la sua popolarità è ai minimi storici. Come siamo arrivati fin qui e cosa succede se il senato approva la messa in stato di accusa. Leggi
L’11 maggio il senato brasiliano procederà con il voto sulla destituzione della presidente Dilma Rousseff, accusata di aver manipolato il bilancio nel 2014.
Intanto nel paese proseguono le manifestazioni a favore e contro la destituzione della presidente. Il video dell’Afp. Leggi
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