I dazi di Donald Trump stanno producendo un fatto senza precedenti: ridurre il dominio globale del dollaro. Leggi
La guerra commerciale scatenata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump pone le basi per il ridimensionamento del biglietto verde come valuta di riferimento dell’economia globalizzata Leggi
Molti paesi cominciano a fare pagamenti internazionali in valute diverse da quella statunitense. Ma per ora il biglietto verde non è destinato al declino Leggi
Il presidente brasiliano vuole dare nuovo slancio ai paesi emergenti, Brics. Negli assetti geopolitici scaturiti dalla guerra in Ucraina, cerca spazio per superare l’uso del dollaro negli scambi finanziari e rafforzare i legami con la Cina. Leggi
Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha detto che “la reazione riscontrata sui mercati all’avvio del piano di allentamento quantitativo varato il 9 marzo dalla Banca centrale europea dimostra che il piano di acquisti funziona” e che la Bce “è in grado di stabilizzare l’inflazione”.
Intervenendo oggi a un convegno a Francoforte, commentando il quantitative easing, il programma di acquisto di titoli con cui l’istituto si propone di contrastare la deflazione nell’eurozona e di rilanciare l’economia, Draghi ha aggiunto che l’inflazione dell’area euro “resterà molto bassa o a livelli negativi nei prossimi mesi, successivamente segnerà una graduale ripresa”.
L’euro è sceso oggi sotto quota 1,06 nei confronti del dollaro. Gli investitori hanno approvato l’indebolimento della moneta che rappresenta un rafforzamento competitivo per le esportazioni dalla zona euro. Le borse europee, tra cui Milano, Parigi e Francoforte, hanno registrato rialzi. Askanews, Ansa, La Repubblica
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