Nei paesi che confinano con la regione occidentale del Sudan, governi e gruppi armati stanno valutando con chi schierarsi nel conflitto tra l’esercito e i paramilitari sudanesi Leggi
Quando la ministra degli esteri Najla el Mangoush ha chiesto esplicitamente il ritiro delle truppe di Ankara, si è ritrovata al centro di un polverone. Che mostra quanto siano fragili gli equilibri di potere a Tripoli. Leggi
Gli abitanti di Tripoli sono costretti a una scelta disperata: restare a casa e rischiare di essere colpiti dalle bombe o scappare, correndo il pericolo del contagio. Il video del New York Times. Leggi
Tratta di migranti, contrabbando di petrolio, esportazione di rottami: un rapporto spiega come si sta arricchendo chi controlla l’est della Libia. Leggi
Lo Stato islamico ha represso nel sangue un’insurrezione avvenuta a Sirte, nel nord della Libia. I governi di Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno diffuso un comunicato comune in cui invitano le fazioni libiche a formare un governo di unità nazionale contro lo Stato islamico. Leggi
In Libia il generale Khalifa Haftar ha giurato ufficialmente davanti al parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale come comandante in capo delle forze armate. Afp
Il generale libico Khalifa Haftar è stato confermato comandante in capo delle forze armate del parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale. La nomina di Haftar, un ex alleato di Muammar Gheddafi che in seguito si è unito alla rivolta contro il leader libico, potrebbe complicare i tentativi delle Nazioni Unite di trovare un accordo di pace tra i due governi rivali del paese, quello riconosciuto a livello internazionale, con sede a Tobruk, e quello di Tripoli, dominato dai Fratelli musulmani e appoggiato dai miliziani islamici della coalizione Alba libica. Reuters
Il presidente del parlamento libico riconosciuto dalla comunità internazionale, Aguila Saleh, ha proposto di nominare il generale dell’esercito Khalifa Haftar comandante in capo delle forze armate. Lo ha confermato un portavoce del parlamento, che ha sede a Tobruk, nell’est del paese. Il decreto deve ancora essere firmato da Saleh.
Nel maggio del 2014 il generale Haftar ha lanciato l’Operazione dignità contro le milizie islamiche di Bengasi. Reuters
Almeno dieci persone sono state uccise durante gli scontri tra l’esercito e le milizie islamiche a Bengasi, nell’est della Libia. Razzi e colpi di artiglieria hanno investito i quartieri residenziali della città.
Sono almeno 180 le vittime da metà ottobre, quando le forze governative hanno lanciato un’offensiva contro le milizie nella seconda città più importante della Libia.
Il 21 ottobre l’esercito, sostenuto dalle forze dell’ex generale Khalifa Haftar e da giovani armati, ha cacciato gli islamisti dall’aeroporto. Ma non è riuscito a mantenere il controllo della città.
Bengasi, sede di diverse compagnie petrolifere, è al centro degli scontri da maggio, quando Haftar ha dichiarato guerra agli islamisti. Reuters
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