Medici senza frontiere

Le ong accusano Israele di atti di genocidio e pulizia etnica nella Striscia di Gaza

Il 19 dicembre le ong Human rights watch (Hrw) e Medici senza frontiere (Msf) hanno messo sotto accusa la condotta di guerra israeliana nella Striscia di Gaza, denunciando rispettivamente “atti di genocidio” e “pulizia etnica”. Leggi

Senza

L’Unicef stima che circa mille bambini e bambine di Gaza hanno perso un braccio o una gamba dall’inizio del conflitto. Leggi

Non dimenticare l’umanità

Conflitti, calamità naturali, epidemie: garantire la sicurezza della popolazione dovrebbe essere la priorità. Leggi

Testimoniare a ogni costo

Il cinquantesimo anniversario della nascita di Medici senza frontiere è l’occasione per ripercorrere decenni di collaborazioni tra l’organizzazione umanitaria e la storica agenzia fotografica Magnum. Leggi

Musica per i diritti umani

Musicians for human rights, Human rights Band, Diodato. La musica al festival di Internazionale ribadisce il valore della dichiarazione dei diritti umani. Leggi

Le crisi che il clima rende sempre più gravi

L’azione umanitaria deve fare i conti con il riscaldamento globale, che pesa in gran parte sulle popolazioni più povere. A Ferrara se ne parlerà con Medici senza frontiere. Leggi

Yemen, la catastrofe silenziosa

La guerra in Yemen è una catastrofe umanitaria: non vengono risparmiati civili, ospedali e infrastrutture. Se ne parlerà al festival di Internazionale. Leggi

Ong sotto attacco

Gli interventi umanitari sono stati ostacolati e screditati. È sempre più necessario ribadire l’importanza della solidarietà. A Ferrara se ne parlerà con Medici senza frontiere. Leggi

Sono almeno 11 i morti nel raid contro l’ospedale di Msf nello Yemen
Sono almeno 11 i morti nel raid contro l’ospedale di Msf nello Yemen. Lo fa sapere la stessa Medici senza frontiere (Msf). I feriti sono 19. Il bombardamento, avvenuto nella provincia settentrionale di Hjja, è stato effettuato della coalizione guidata dall’Arabia Saudita contro con l’obiettivo di colpire i combattenti houthi. Il 13 agosto un altro bombardamento aereo della stessa coalizione aveva colpito una scuola nella provincia di Saada.
Più di tremila migranti salvati in due giorni nel mar Mediterraneo

Il 25 e 26 giugno più di 3.300 migranti sono stati salvati nel tratto di mare che separa la Libia dalle coste italiane. Viaggiavano su 25 gommoni e un’imbarcazione di legno. Dall’inizio del 2016 sono arrivate in Italia circa 60mila persone. Il video di Sara Creta e Joffrey Monnier di Medici senza frontiere. Leggi

Un drone aiuta a salvare pazienti nelle zone isolate del mondo

“Silenzio, per favore, lasciate concentrare gli addetti al lancio”, dice Eric Watson della Zipline, una startup che costruisce droni. Mi trovo su una scogliera ventosa della Bay area insieme a Keller Rinaudo, uno dei fondatori dell’azienda, e lo sto martellando di domande. Su invito di Watson, rimaniamo in silenzio mentre due dipendenti della startup caricano il drone in un lanciatore. Dopo un conto alla rovescia, i propulsori si mettono in moto. Il velivolo sfreccia verso il cielo, lasciandosi dietro un ronzio acuto. Leggi

Un missile colpisce un ospedale gestito da Msf nello Yemen: quattro morti
Un missile colpisce un ospedale gestito da Msf nello Yemen: quattro morti. È successo a Razeh Rajeh, nella provincia di Saada, nel nord del paese. I feriti sono dieci, come ha confermato un portavoce di Medici senza frontiere. Tra i feriti anche tre medici, due in modo grave. Non si conosce ancora l’identità delle vittime né la provenienza del missile.
Un ospedale sostenuto da Msf colpito dai bombardamenti in Siria
Un ospedale sostenuto da Msf colpito dai bombardamenti in Siria. L’ospedale è stato colpito da un barile bomba lanciato da un elicottero. La struttura si trova nella città di Al Zafarana, a nordest di Homs. Nel raid sono morte sette persone, tra le quali una ragazzina, ha dichiarato Medici senza frontiere.
Il bombardamento dell’ospedale di Msf in Afghanistan causato da un errore umano.
Il bombardamento dell’ospedale di Msf in Afghanistan causato da un errore umano. La struttura è stata scambiata per un edificio governativo occupato dai taliban. I responsabili sono stati sospesi. È il risultato dell’inchiesta del Pentagono sul raid statunitense che il 3 ottobre ha ucciso 30 civili nell’ospedale di Medici senza frontiere di Kunduz. Msf, che ha chiesto un’inchiesta internazionale, considera insufficiente la versione di Washington.
Il primo rapporto di Medici senza frontiere sull’ospedale di Kunduz

L’organizzazione internazionale Medici senza frontiere (Msf) ha pubblicato un rapporto che prende in esame gli attacchi del 3 ottobre da parte dell’aviazione statunitense e delle forze della Nato sull’ospedale di Kunduz, in Afghanistan. Secondo Msf, l’analisi dimostra che non c’era alcuna ragione per colpire l’ospedale. Leggi

Human rights watch chiede un’inchiesta sui raid contro l’ospedale di Msf nello Yemen

I bombardamenti della coalizione saudita del 26 ottobre contro un ospedale di Medici senza frontiere nel nord dello Yemen hanno violato il diritto bellico, secondo Human rights watch. Leggi

Un ospedale di Msf distrutto dalla coalizione saudita nello Yemen.
Un ospedale di Msf distrutto dalla coalizione saudita nello Yemen. Due persone sono rimaste lievemente ferite in due bombardamenti che hanno colpito, a pochi minuti di distanza, una clinica gestita dalla ong nella provincia nordoccidentale di Saada, controllata dai ribelli houthi.
La Svizzera sostiene la richiesta di un’indagine indipendente su Kunduz

La Svizzera sostiene la richiesta di Medici senza frontiere (Msf) per un’indagine indipendente sul bombardamento statunitense che il 3 ottobre ha distrutto l’ospedale dell’organizzazione umanitaria a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan. Ieri la commissione internazionale umanitaria per l’accertamento dei fatti (Ihffc), con sede a Berna, ha accolto la richiesta di Msf e si è attivata grazie alla Svizzera: infatti l’intervento di questo organismo internazionale è possibile solo se sollecitato formalmente da uno degli stati che lo riconosce. Se l’Ihffc otterrà il consenso di Washington e Kabul, che non riconoscono la competenza dell’istituzione, comincerà a indagare sull’attacco.

Il ministro degli esteri svizzero Didier Burkhalter ha detto che il ricorso all’Ihffc è “una buona soluzione” e ha spiegato che il suo paese ha scritto ai governi statunitense e afgano per inoltrare la richiesta della commissione. Il capo della diplomazia svizzera è intervenuto di fronte a novecento persone, tra cui rappresentanti di governo, di organizzazioni internazionali e non governative, riunite a Ginevra, in occasione di un incontro preparatorio per il World humanitarian summit che si terrà a Instanbul dal 23 al 24 maggio 2016.

Commissione umanitaria internazionale si attiva sul raid a Kunduz.
Commissione umanitaria internazionale si attiva sul raid a Kunduz. La ong Medici senza frontiere ha ottenuto che l’organismo istituito a margine della convenzione di Ginevra indaghi sul bombardamento statunitense che il 3 ottobre ha distrutto l’ospedale nel nord dell’Afghanistan. Per autorizzare l’inchiesta, manca però il consenso di Washington e di Kabul.
Una commissione umanitaria internazionale è pronta a indagare sul raid di Kunduz

L’organismo internazionale con sede a Berna ha accolto la richiesta di Medici senza frontiere che esige un’indagine indipendente sul bombardamento del suo ospedale avvenuto il 3 ottobre. Manca ora il consenso di Stati Uniti e Afghanistan. Leggi

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