In base a un accordo bilaterale visionato il 10 aprile dall’Afp, il governo panamense ha autorizzato la presenza di truppe statunitensi intorno al canale di Panamá, ma senza la possibilità di avere basi militari permanenti. Leggi
“Abbiamo appena cominciato”, ha affermato il 4 marzo il presidente statunitense Donald Trump nel suo primo discorso al congresso, davanti a eletti repubblicani euforici e democratici angosciati. Leggi
Il 21 gennaio il governo panamense ha espresso al segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres i suoi timori riguardo alle minacce del presidente statunitense Donald Trump sul canale di Panamá. Leggi
Il ministro degli esteri britannico David Lammy ha rifiutato di condannare le dichiarazioni del presidente eletto statunitense Donald Trump, che aveva minacciato di usare la forza per annettere il canale di Panamá e la Groenlandia. Leggi
Il 7 gennaio il presidente eletto statunitense Donald Trump non ha escluso l’uso della forza contro Panamá e la Groenlandia nel corso di una provocatoria conferenza stampa nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. Leggi
Il presidente di Panamá José Raúl Mulino ha reagito duramente il 22 dicembre alla minaccia del presidente eletto statunitense Donald Trump di riprendere il controllo del canale di Panamá, che collega gli oceani Atlantico e Pacifico. Leggi
Il 29 maggio il governo panamense ha assegnato ufficialmente alloggi sulla terraferma a 1.200 indigeni che potranno gradualmente lasciare un’isola minacciata dall’aumento del livello del mare. Leggi
Il conservatore José Raúl Mulino, sostituto dell’ex presidente Ricardo Martinelli (2009-2014), che è stato condannato per riciclaggio e si è rifugiato nell’ambasciata del Nicaragua, ha vinto le elezioni presidenziali a Panamá. Leggi
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