Lo sciopero dei dipendenti della Rai contro le ingerenze del governo di Giorgia Meloni è la risposta logica di un gruppo di professionisti decisi a proteggere l’indipendenza... Leggi
La Rai ha cancellato un intervento sul fascismo di Antonio Scurati. Ufficialmente perché costava troppo. Ma in realtà perché il contenuto era sgradito alla destra Leggi
È in corso alla camera l’esame della riforma della Rai. L’approvazione del disegno di legge, che ha già ricevuto il via libera dal senato, potrebbe arrivare entro il 22 ottobre. Leggi
Il consiglio d’amministrazione della Rai ha nominato all’unanimità Antonio Campo Dall’Orto nuovo direttore generale. La scelta dovrà ora essere ratificata dagli azionisti.
Nato a Conegliano Veneto, 50 anni, Campo Dall’Orto è stato vicedirettore di Canale 5 prima di dirigere Mtv Italia, quando nacque il canale nel settembre 1997.
È stato, tra l’altro, amministratore delegato di Mtv per i paesi del sud Europa, Africa e Medio Oriente. Ha diretto La7 e la divisione tv di Telecom Italia Media, gruppo di cui è stato anche amministratore delegato. Dal 2008 è stato vice presidente esecutivo della Viacom international media networks, mentre un anno fa era stato nominato dal governo Renzi nel consiglio d’amministrazione di Poste Italiane.
Il governo è stato battuto nell’aula del senato sulla votazione per l’articolo 4 del disegno di legge di riforma della Rai, che attribuisce al governo la delega sul canone. Nel frattempo, l’ufficio di presidenza della commissione di vigilanza sull’azienda pubblica ha convocato per martedì prossimo una riunione per l’elezione del suo consiglio d’amministrazione, scaduto il 25 maggio. Leggi
La riforma della Rai è approdata stamattina al senato per il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate delle opposizioni. Ecco cosa prevede la riforma, secondo le anticipazioni pubblicate dalla stampa italiana. Leggi
Quarantaquattro tra impiegati e dirigenti della Rai, di alcune società dei gruppi Mediaset, La7 e Infront (società che gestisce diritti televisivi e di marketing) sono indagati a Roma nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di tangenti. La guardia di finanza sta eseguendo 60 perquisizioni nelle sedi delle aziende.
Secondo gli inquirenti, alcune società dell’imprenditore David Biancifiori (tra le quali D and d lighting ad truck e di.Bi. Technology, specializzate in forniture per le produzioni televisive) avrebbero ottenuto l’affidamento di lavori e servizi in cambio di soldi, vacanze, biglietti aerei e assunzioni. I fondi per questa attività sarebbero stati realizzati attraverso sovrafatturazioni dei lavori eseguiti.
Gli impiegati e i dirigenti della Rai, in quanto titolari di pubblico servizio, sono indagati per concorso in corruzione, mentre quelli delle società Mediaset, La7 e Infront per appropriazione indebita.
Il governo ha bloccato l’offerta del gruppo televisivo di Silvio Berlusconi per Rai Way. Il 24 febbraio Ei Towers, controllata al 40 per cento da Mediaset, aveva annunciato di voler lanciare un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sul 100 per cento del capitale di Rai Way, la società controllata al 65 per cento dalla Rai.
Obiettivo dichiarato di Ei Towers “la creazione di un grande operatore unico nazionale nel settore delle infrastrutture destinate all’ospitalità degli apparati televisivi e radiofonici, in grado di svolgere un ruolo rilevante anche nel settore delle telecomunicazioni” entro la prossima estate. L’annuncio aveva sollevato molte polemiche. Ma in serata, il ministero dello sviluppo economico in una nota conferma che la tv pubblica non scenderà sotto il 51 per cento di Rai Way.
L’offerta di Ei Towers per Rai Way, essendo subordinata al raggiungimento del 66,67 per cento, per andare in porto avrebbe avuto bisogno dell’adesione della Rai che controlla il 65 per cento della società proprietaria delle torri e che con l’apporto della sua quota all’opas avrebbe ottenuto in cambio il 15 per cento del nuovo gruppo controllato da Mediaset. Reuters
Ei Towers, l’azienda controllata al 40 per cento da Mediaset che gestisce le reti di trasmissione dell’emittente fondata da Silvio Berlusconi, ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way, la società che possiede la rete di diffusione del segnale della Rai.
L’offerta, lanciata a 4,50 euro per azione, valuta la società di trasmissione della Rai (che si è quotata in borsa a novembre) circa 1,22 miliardi di euro. L’operazione prevede il pagamento di una componente in contanti, pari a 3,13 euro, e una componente azionaria, costituita da 0,03 azioni ordinarie della Ei Towers di nuova emissione.
Mediaset ha annunciato che il 27 marzo convocherà un’assemblea straordinaria di Ei Towers per votare una proposta di aumento di capitale. L’offerta pubblica d’acquisto dovrebbe essere formulata entro l’estate.
Dopo la pubblicazione della notizia le azioni di Rai Way hanno guadagnato oltre il 17 per cento e il titolo Ei Towers oltre il 7 per cento. Askanews, Il Sole 24 Ore
Non si spara sulla Croce rossa, ma una scrollata all’Alto commissariato ONU per i rifugiati si può dare. Leggi
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