La giornalista russoamericana Alsu Kurmasheva di Radio free Europe/Radio liberty nel tribunale Sovetski di Kazan, in Russia, il 20 ottobre 2023. (Alexander Nemenov, Afp)

Un tribunale russo ha prolungato la detenzione della giornalista russoamericana Alsu Kurmasheva fino al 5 aprile. Lo ha annunciato Radio free Europe/Radio liberty (Rfe/Rl) il 1 febbraio.

A seguito di un’udienza a porte chiuse, un tribunale di Kazan “ha prolungato l’arresto della giornalista di Radio Liberty Alsu Kurmasheva fino al 5 aprile”, ha detto Rfe/Rl su Telegram.

Il tribunale ha confermato queste informazioni in un comunicato stampa. Accusata di non essersi registrata come “agente straniero”, Kurmasheva è stata una dei due reporter americani arrestati in Russia lo scorso anno, insieme a Evan Gershkovich del Wall street journal.

Lo status di “agente straniero”, che ricorda il termine sovietico “nemico del popolo”, impone vincoli amministrativi e controlli molto pesanti per i giornalisti.

Radio free Europe/Radio liberty, il media per cui lavora Kurmasheva, ha sede a Praga ed è finanziato dal Congresso degli Stati Uniti. La giornalista è stata arrestata nell’ottobre 2023 a Kazan, capitale del Tatarstan.

“L’avvocato di Alsu Kurmasheva ha insistito per sostituire la detenzione con gli arresti domiciliari, ma questa richiesta è stata respinta dal tribunale”, ha dichiarato Rfe/Rl.

La giornalista, che vive abitualmente a Praga con il marito e le due figlie adolescenti, si era recata in Russia per una “emergenza familiare” il 20 maggio, ma non è potuta ripartire perché le è stato requisito sia il passaporto americano sia quello russo. A dicembre, Rfe/Rl ha denunciato l’apertura di un nuovo procedimento contro di lei, come riportato dai mezzi d’informazione russi. Secondo Baza e Tatar inform, la giornalista è accusata di avere diffuso “false informazioni” sull’esercito russo, un reato punibile con la reclusione.

La questione riguarda il suo coinvolgimento nella pubblicazione, lo scorso anno, di un libro intitolato Dire no alla guerra, quaranta storie di russi che si oppongono all’invasione russa dell’Ucraina.

“Il giornalismo non è un reato. È ora che questa persecuzione finisca”, ha denunciato a dicembre Jeffrey Gedmin, presidente di Rfe/Rl.

I gruppi per la difesa dei diritti umani ritengono che la detenzione di Alsu Kurmasheva sia un nuovo tassello della campagna russa contro i mezzi d’informazione indipendenti, che si è intensificata dopo l’invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022.

Alsu Kurmasheva è entrata a far parte di Rfe/Rl nel 1998 e lavora attualmente per il suo servizio in lingua tatara e bashkir, coprendo queste minoranze etniche che popolano in particolare il Tatarstan e il Bashkortostan, regioni del Volga e degli Urali.

Rfe/Rl è stata fondata durante la guerra fredda per contrastare la propaganda sovietica nei paesi del blocco orientale e tuttora trasmette contenuti in una moltitudine di lingue e in paesi in cui ci sono regimi autoritari.

Evan Gershkovich, l’altro giornalista americano arrestato il 29 marzo 2023 mentre stava scrivendo un reportage, è detenuto a Mosca con l’accusa di spionaggio. La sua detenzione preventiva è stata recentemente prorogata fino al 30 marzo 2024.