Il presidente statunitense Joe Biden. (Mandel Ngan, Afp)

Il presidente Joe Biden regolarizzerà centinaia di migliaia di persone che non hanno un permesso di soggiorno ma sono sposate con cittadini o cittadine statunitensi, ha annunciato il 18 giugno la Casa Bianca.

L’immigrazione è un tema delicato per Biden, che deve affrontare le critiche opposte del Partito repubblicano e dell’elettorato di sinistra.

Il 4 giugno il presidente democratico aveva annunciato un inasprimento della politica migratoria degli Stati Uniti, con la chiusura temporanea del confine con il Messico ai migranti irregolari. Ma allo stesso tempo, per non alienarsi gli elettori progressisti e di origine straniera, ha continuato a dirsi favorevole a un arrivo regolamentato dei migranti.

In base a un comunicato del governo, Biden punta a facilitare il rilascio di permessi di soggiorno per i coniugi di cittadini statunitensi e per i loro figli.

Secondo la Casa Bianca, “beneficeranno della misura circa 500mila coniugi e 50mila figli di età inferiore ai 21 anni”.

Il presidente accelererà anche il rilascio dei permessi di lavoro per gli immigrati che hanno ottenuto un diploma d’istruzione superiore negli Stati Uniti e hanno ricevuto un’offerta di lavoro.

Questa misura si applicherà in particolare ai beneficiari di un programma di protezione dei minori immigrati introdotto nel 2012 da Barack Obama.

Il team della campagna elettorale di Biden ha colto l’occasione del dodicesimo anniversario della misura per diffondere un video in cui i beneficiari del programma, conosciuti negli Stati Uniti come dreamers, contestano le prese di posizione sull’immigrazione del candidato repubblicano Donald Trump.

L’ex presidente ha annunciato espulsioni di massa di immigrati irregolari nel caso di un suo ritorno alla Casa Bianca. Ha anche accusato gli immigrati di “avvelenare il sangue del paese”.