Un’interruzione di alcuni servizi della Microsoft ha paralizzato molte aziende in tutto il mondo il 19 luglio. Aerei bloccati a terra, code negli aeroporti, problemi per l’emittente australiana Abc, disagi alla borsa di Londra: nelle ultime ore si è moltiplicato il numero delle aziende che hanno registrato interruzioni o disservizi.
In un messaggio la Microsoft afferma che gli utenti “potrebbero non essere in grado di accedere a varie applicazioni e servizi di Microsoft 365”. L’azienda ha aggiunto di essere “all’opera per gestire questo evento con la massima priorità e urgenza”.
Diversi aeroporti hanno segnalato di essere stati colpiti dal blackout, tra cui quello di Berlino, di Amsterdam-Schiphol e tutti quelli spagnoli. Anche alcune compagnie aeree – Delta, United, American airlines, Air France, l’irlandese Ryanair e tre indiane – hanno segnalato problemi.
“Per il momento tutto ciò che sappiamo è che c’è stato un incidente tecnico e che, di conseguenza, ci sono ritardi nel check-in, e che il servizio aereo ha dovuto essere sospeso fino alle dieci”, ha spiegato la portavoce dell’aeroporto di Berlino, in Germania, senza specificare la natura esatta del guasto o quando il traffico aereo sarebbe ripreso.
L’operatore aeroportuale spagnolo Aena, il primo al mondo per numero di passeggeri, ha segnalato possibili “ritardi” in un messaggio sul social network X, sottolineando che questo “incidente tecnico globale riguarda principalmente i servizi di check-in e d’informazione dei passeggeri”.
Ryanair ha consigliato “a tutti i passeggeri di arrivare in aeroporto almeno tre ore prima dell’orario di partenza previsto”.
Il più grande operatore ferroviario del Regno Unito ha parlato di “potenziali cancellazioni dell’ultimo minuto”. Sono stati colpiti diversi sistemi chiave, “in particolare le nostre piattaforme d’informazione in tempo reale per i clienti”, continuava il messaggio, invitando i passeggeri a informarsi prima del viaggio.
I mercati azionari mondiali hanno subìto una flessione a causa di una serie d’incertezze economiche e politiche, ma anche a causa di questo guasto, che ha impedito agli indici delle borse di Londra e Milano di mostrare il loro tasso di variazione al consueto orario di apertura delle 7 (orario di Londra). Alla fine le contrattazioni sono cominciate con circa venti minuti di ritardo.