Il 19 settembre gli abitanti dell’Emilia-Romagna hanno reagito con rabbia al passaggio della tempesta Boris, che ha causato due dispersi, accusando le autorità di non aver attuato misure di prevezione dopo le devastanti alluvioni del 2023.
Le piogge torrenziali e i forti venti che negli ultimi giorni hanno colpito l’Europa centrale e orientale, causando la morte di ventiquattro persone, hanno raggiunto il 18 settembre l’Emilia-Romagna e le Marche, due regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico, costringendo le autorità a trasferire più di mille persone, mentre altre due risultano disperse.
“Il capo della protezione civile Fabio Ciciliano mi ha comunicato che due persone risultano disperse dopo il crollo del tetto su cui si erano rifugiate”, ha affermato durante una conferenza stampa il viceministro dei trasporti Galeazzo Bignami.
Le scuole sono state chiuse e i treni sospesi quando la tempesta ha colpito aree già devastate nel maggio 2023 da alluvioni che hanno causato la morte di diciassette persone e danni per miliardi di euro.
Alcuni abitanti di Faenza se la sono presa con le autorità, accusandole di essere responsabili dei danni alle loro case appena restaurate. “C’è di nuovo un metro e mezzo d’acqua a casa mia, che avevo appena finito di restaurare”, ha dichiarato a Local team un abitante che ha chiesto di restare anonimo.
La regione Emilia-Romagna ha dichiarato all’Afp che più di mille persone sono state trasferite.
“Siamo in piena emergenza”, ha affermato a Radio 24 il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, aggiungendo che “la situazione è molto simile a quella che abbiamo vissuto nel maggio 2023”.
“La popolazione è in stato di massima allerta”, ha dichiarato Irene Priolo, presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, sottolineando che “l’anno scorso erano state trasferite 45mila persone” e che stavolta i danni dovrebbero essere meno gravi.
Priolo ha difeso la sua amministrazione dalle critiche e ha chiesto al governo di sbloccare i fondi per creare nuovi bacini per arginare i fiumi in caso di alluvioni.
Secondo un comunicato della regione, nelle ultime quarantott’ore “le precipitazioni hanno superato in alcune zone i 350 millimetri”.
Più di cinquecento volontari sono già sul posto per aiutare i pompieri, e altri ne arriveranno da tutta Italia, ha aggiunto la regione.