Il 14 febbraio le autorità tedesche hanno annunciato che l’autore dell’attacco condotto il giorno prima con un’automobile a Monaco di Baviera aveva motivazioni “religiose” e “islamiste”, in un momento in cui il tema dell’immigrazione è al centro della campagna elettorale in Germania.
Il bilancio dell’attacco, avvenuto alla vigilia dell’apertura della conferenza di Monaco sulla sicurezza, è di trentasei feriti, due dei quali in modo grave.
L’autore dell’attacco, un afgano di 24 anni, aveva diretto la sua automobile contro i partecipanti a una manifestazione sindacale.
“Dall’interrogatorio è emerso l’orientamento islamista dell’autore dell’attacco”, ha affermato durante una conferenza stampa Guido Limmer, un alto funzionario della polizia locale.
“Ha ammesso di aver preso deliberatamente di mira i partecipanti alla manifestazione e ha fornito una motivazione che definirei come religiosa”, ha aggiunto Gabrielle Tillmann, una rappresentante della procura di Monaco.
L’uomo, arrivato in Germania nel 2016, aveva anche gridato “Allah akhbar” (Dio è grande) subito dopo l’arresto.
“Tuttavia, non sono emersi legami con gruppi organizzati, come per esempio lo Stato islamico”, ha sottolineato Tillmann.
Da un primo esame psichiatrico non sono emersi disturbi mentali tali da giustificare il comportamento dell’uomo, secondo la procura.
Dal punto di vista amministrativo, una sua richiesta di asilo in Germania era stata respinta, ma era stato autorizzato a rimanere nel paese in quanto residente con un lavoro.
I partiti di destra e di estrema destra hanno reagito all’attacco denunciando la politica migratoria del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz.
Friedrich Merz, leader dell’Unione cristianodemocratica (Cdu) e grande favorito delle elezioni anticipate del 23 febbraio, si è impegnato a chiudere le frontiere a tutti gli stranieri senza documenti validi, compresi i richiedenti asilo, una misura che potrebbe entrare in conflitto con la legislazione europea.
Secondo un sondaggio recente commissionato dall’emittente Ard, la Cdu è in testa con il 31 per cento dei voti, davanti alla formazione di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) con il 21 per cento.