L’asteroide 2024 Yr4, scoperto di recente, ha il 3,1 per cento di probabilità di colpire la Terra nel 2032, il dato più alto dall’inizio delle rilevazioni, ha affermato il 18 febbraio la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti.

Secondo le stime di varie agenzie spaziali, l’asteroide potrebbe colpire la Terra il 22 dicembre 2032, causando danni potenzialmente considerevoli.

La previsione, basata su dati preliminari, è destinata a essere modificata nelle prossime settimane e mesi, hanno affermato alcuni esperti intervistati dall’Afp.

“Non sono in preda al panico”, ha dichiarato all’Afp Bruce Betts dell’ong statunitense The Planetary Society, precisando però che bisognerà monitorare con attenzione l’asteroide.

In caso di collisione con la Terra, l’impatto potrebbe essere cinquecento volte più potente della bomba atomica di Hiroshima, secondo le stime attuali. “L’asteroide potrebbe spazzare via un’intera città o causare un gigantesco tsunami, per esempio”, ha spiegato Betts.

Anche se al momento il rischio di collisione appare remoto, il 3,1 per cento di probabilità è il dato più alto da quando sono cominciate le rilevazioni, più di vent’anni fa.

Nel dicembre 2004 l’asteroide Apophis aveva suscitato allarme nella comunità scientifica per una probabilità del 2,7 per cento che colpisse la Terra nel 2029. Il dato era però sceso rapidamente, avvicinandosi allo zero.

Allo stesso modo, anche le previsioni per l’asteroide 2024 Yr4 sono destinate a cambiare nel prossimo futuro, man mano che si raccolgono ulteriori dati.

Gli scienziati contano in particolare di effettuare osservazioni più precise a marzo con il telescopio spaziale James Webb. Ma il tempo stringe, perché l’asteroide si trova su un’orbita che lo sta allontanando dalla Terra.

Dovrebbe scomparire dalla vista dei telescopi terrestri nei prossimi mesi, per poi tornare osservabile nel 2028.

Se il rischio d’impatto fosse confermato, la comunità spaziale internazionale potrebbe preparare una missione per deviare l’asteroide.

Gli scienziati lavorano da anni allo sviluppo di strumenti di difesa planetaria. Nel 2022 una missione della Nasa aveva modificato con successo la traiettoria di un asteroide, colpendolo con una sonda.