Una delegazione statunitense che dovrebbe proporre al Cremlino una tregua nella guerra in Ucraina è in viaggio verso la Russia, ha annunciato il 13 marzo la presidenza russa.
“I negoziatori statunitensi sono attualmente in volo”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.
Peskov ha aggiunto che il 12 marzo c’è stato un contatto telefonico tra Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Jurij Ushakov, consigliere diplomatico del Cremlino.
La delegazione statunitense dovrebbe presentare al Cremlino una proposta di Donald Trump di una tregua di trenta giorni, già accettata dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, che l’11 marzo aveva partecipato a dei colloqui con Washington a Jedda, in Arabia Saudita.
Il 12 marzo il segretario di stato statunitense Marco Rubio ha invitato la Russia ad accettare la tregua “senza porre condizioni”.
Trump ha espresso la speranza che anche il presidente russo Vladimir Putin possa approvare il piano, pur rimanendo evasivo sulle pressioni che potrebbe esercitare sulla Russia in caso di rifiuto.
Dopo il suo insediamento Trump ha riallacciato i rapporti con Putin, con grande disappunto di Kiev e di molti suoi alleati europei.
Washington e Mosca hanno concordato di ripristinare le relazioni bilaterali e di mettere fine in tempi rapidi al conflitto in Ucraina, con delegazioni dei due paesi che si sono già incontrate in Arabia Saudita e in Turchia. Trump ha inoltre ripreso la retorica del Cremlino, sembrando voler attribuire a Kiev la responsabilità dell’invasione russa.
La proposta di tregua era stata presentata dalla delegazione statunitense a quella ucraina l’11 marzo a Jedda, in un incontro seguìto alla lite senza precedenti tra Trump e Zelenskyj alla Casa Bianca.
Dopo la lite, Trump aveva sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, prima di ripristinarli l’11 marzo.
Intanto, l’esercito di Mosca sta avanzando rapidamente nella regione russa di Kursk, dove nell’agosto scorso le truppe di Kiev avevano lanciato un’offensiva a sorpresa, conquistando un ampio territorio.
Il 13 marzo la Russia ha affermato di aver ripreso la città di Sudža, la più importante conquista ucraina nella regione.