- Terminato lo spoglio delle schede, tra l’8 e il 9 marzo i deputati e i senatori eletti si dovranno registrare in parlamento. La prima seduta delle camere è in programma per il 23 marzo. Entro due giorni i parlamentari dovranno dichiarare il gruppo parlamentare di appartenenza.
- Al senato la seduta sarà presieduta dal rappresentante più anziano, cioè l’ex presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Alla camera dall’ex vicepresidente che nella precedente legislatura aveva ottenuto più voti: dovrebbe essere Roberto Giachetti. Nella prima seduta si procederà alla proclamazione degli eletti e all’elezione dei nuovi presidenti. Dopo di che il presidente del consiglio Paolo Gentiloni darà le sue dimissioni, rimanendo in carica per gli affari correnti.
- A questo punto il presidente della repubblica Sergio Mattarella comincerà le consultazioni. Poiché nessuna forza politica ha raggiunto la maggioranza dei seggi (316 alla camera, 161 al senato), Mattarella dovrà conferire un incarico pieno o esplorativo al potenziale presidente del consiglio in grado di formare un governo e trovare una maggioranza che lo sostenga in parlamento.
- Un’altra ipotesi è la formazione di un governo tecnico, che dovrebbe comunque ottenere la fiducia del parlamento. In tutto questo periodo di consultazioni il presidente del consiglio manterrà i propri poteri “per il disbrigo degli affari correnti”, fino a quando non sarà nominato un nuovo esecutivo o, se non si raggiunga un accordo, fino a nuove elezioni.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it