Dagli anni sessanta la fotografa e collezionista Donata Pizzi ha raccolto più di 150 tra foto e libri con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare i lavori delle fotografe italiane, che con il loro lavoro hanno raccontato l’evoluzione del paese.

Dalla collezione è nata l’idea della mostra L’altro sguardo, organizzata dalla Triennale di Milano e dal MuFoCo – Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, che per la prima volta ricostruisce una storia della fotografia italiana degli ultimi cinquant’anni, guardando all’opera di diverse generazioni di donne.

In Italia, le donne cominciano a entrare nel circuito dell’arte e del fotogiornalismo proprio dagli anni sessanta, grazie ai cambiamenti sociali e alle lotte femministe. Le opere della collezione Pizzi testimoniano i mutamenti concettuali, estetici e tecnologici che hanno attraversato la fotografia italiana. Queste autrici hanno messo al centro del discorso estetico il corpo, il bisogno di esplorare questioni personali legate al vissuto quotidiano e familiare, il rapporto tra memoria privata e collettiva.

Nella mostra sono presenti le immagini di Lisetta Carmi sui travestiti di Genova, quelle di Letizia Battaglia sulla mafia in Sicilia e le casalinghe di Liliana Barchiesi fino ad arrivare alle generazioni successive, dagli anni ottanta in poi, dove trova spazio la fotografia pubblicitaria e concettuale.

L’altro sguardo è in corso alla Triennale di Milano fino all’8 gennaio 2017.

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