Dal 2015 il fotografo Stefano Schirato documenta la condizione della cosiddetta Terra dei fuochi, tra le province di Caserta e Napoli, chiamata così per i rifiuti incendiati e smaltiti illegalmente.
Ne è nato il progetto Terra mala, che denuncia le condizioni in cui vivono bambini, donne e uomini, a contatto con veleni sotterranei e discariche illegali, e le conseguenze sui prodotti agricoli, sull’allevamento e sulle falde acquifere. Il lavoro di Schirato da un lato mostra il deterioramento del territorio e dall’altro racconta le scelte di chi ha deciso di combattere rimanendo nel luogo in cui è nato.
Secondo il rapporto dell’Istituto superiore della sanità del 2016, nella zona l’incidenza di tumori negli uomini è superiore dell’11 per cento rispetto alla media nazionale, e nelle donne del 9 per cento. Nei 55 comuni della Terra dei fuochi è stata rilevata “un’elevata mortalità per un insieme di patologie neoplastiche” e “un’elevata prevalenza alla nascita di malformazioni congenite”.
Terra mala, living with poison diventerà un libro edito da Crowdbooks, che a maggio ha lanciato una campagna di raccolta fondi che scadrà il 14 luglio.
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