Il 19 dicembre si terranno a Hong Kong le elezioni per il parlamento locale, le prime ad ammettere solo i candidati “patrioti” e leali a Pechino. Un criterio imposto dal nuovo sistema elettorale, introdotto su volontà del governo cinese. Il risultato è una lista uniforme, che non rappresenta la maggior parte della popolazione e in cui sono assenti i candidati dell’opposizione. Quanto al rischio di un alto tasso di astensionismo, la leader dell’esecutivo Carrie Lam dice di non essere preoccupata, scrive il South China Morning Post. Secondo Lam, infatti, che i cittadini non sentano l’esigenza di scegliere legislatori diversi è sintomo di una buona amministrazione. Il 13 dicembre Jimmy Lai, proprietario del giornale antigovernativo Apple Daily, e altri sette attivisti che come lui si trovavano già in carcere, sono stati condannati per aver partecipato nel 2020 alla veglia in ricordo dei fatti di piazza Tiananmen.

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Questo articolo è uscito sul numero 1440 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati