Le persone che lavorano per servizi di trasporto e di consegna a domicilio come Uber, Lyft e DoorDash sono state colpite duramente dal rincaro del carburante negli Stati Uniti, scrive il New York Times. I loro guadagni, infatti, dipendono dalla possibilità di guidare per centinaia di chilometri alla settimana. E dal momento che sono lavoratori autonomi che usano un mezzo proprio, le aziende non gli rimborsano i soldi della benzina. Il 17 marzo alcuni autisti hanno avviato un’azione di boicottaggio delle app di trasporto e consegna per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle loro difficoltà. Uber, Lyft e DoorDash hanno annunciato dei programmi per compensare le perdite degli autisti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1453 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati