“La scommessa dell’industria automobilistica sui veicoli elettrici si basa sul presupposto che nel tempo le batterie diventino sempre più economiche”, scrive il Financial Times. Per anni le cose sono andate nel verso giusto: tra il 2011 e il 2021 il costo per chilowattora di una batteria è passato da mille dollari a circa 130. Ma l’invasione russa dell’Ucraina ha cambiato tutto. I prezzi del nichel, dell’uranio e del cobalto – tre minerali fondamentali per le batterie, di cui la Russia è un grande produttore – hanno registrato forti rialzi. “Nell’ultimo anno il costo dei tre metalli necessari per una batteria da 60 chilowattora è passato da 1.395 a più di 7.400 dollari”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1455 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati