Almeno venti persone sono morte negli scontri scoppiati il 3 aprile nella prigione di Turi, nella città meridionale di Cuenca. Secondo le autorità, le violenze sono esplose perché le bande criminali hanno cercato di prendere il controllo totale del sistema penitenziario. “Il carcere di Turi è uno dei centri penitenziari più grandi del paese”, scrive il sito indipendente Gk, “e oggi ospita quasi duemila detenuti”. Nel 2021 almeno 350 persone sono morte nelle violenze scoppiate nelle carceri ecuadoriane .
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Questo articolo è uscito sul numero 1455 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati