Algerian Presidency, Xinhua/ZUMA Press/Ansa

L’11 aprile il presidente del consiglio italiano Mario Draghi ha incontrato ad Algeri il primo ministro algerino Aymen Benabderrahmane e in seguito il presidente della repubblica Abdelmadjid Tebboune (a destra nella foto, con Draghi). A margine dell’incontro è stata firmata una dichiarazione d’intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia tra i due paesi, a cui si è aggiunto un accordo tra le aziende energetiche Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei. Entro il 2024 il flusso di gas dall’Algeria arriverà a nove miliardi di metri cubi. L’aumento comincerà dal prossimo autunno e permetterà all’Italia di sostituire parte del combustibile fornito dalla Russia. Ora bisogna chiedersi, scrive il sito d’informazione algerino Tsa, “se l’alleanza si fermerà al gas naturale o si estenderà ad altri settori”. Una domanda importante “in un contesto in cui l’Algeria ha bisogno più che mai di investimenti e del trasferimento di tecnologie e conoscenze”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1456 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati