Nel sudovest dell’Amazzonia sono state trovate tracce della civiltà casarebe, che si sviluppò tra il 500 e il 1400. I ricercatori hanno esplorato la regione, nell’attuale Bolivia, con un elicottero dotato di lidar. Lo strumento permette di misurare la topografia di un terreno anche in presenza di vegetazione fitta. Le immagini mostrano aree urbane a bassa densità, con siti che si estendono fino a cinquecento chilometri quadrati. Ne sono stati individuati ventisei, undici dei quali sconosciuti. Due di questi, Cotoca e Landívar, hanno la struttura più complessa, con aree centrali composte da terrazze cerimoniali e piramidi coniche. Queste aree sono difese da fortificazioni e ospitano strutture a U, costruite su piattaforme, e bacini idrici. Le strutture, fatte di terra, sono collegate da strade sopraelevate e canali. Probabilmente l’area era in origine una savana che periodicamente si allagava, dove gli abitanti coltivavano il mais e praticavano la caccia e la pesca. I siti potrebbero essere stati abbandonati a causa della siccità, poco prima dell’arrivo degli europei. La scoperta conferma che l’Amazzonia era molto diversa fino a pochi secoli fa. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1463 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati