◆ L’aumento delle temperature potrebbe far scomparire la tundra siberiana. La linea degli alberi sta avanzando verso nord, guadagnando terreno a scapito della tundra, un habitat particolare composto da piante e animali capaci di sopravvivere in un ambiente freddo e ostile. Queste specie non possono migrare più a nord e sarebbero quindi condannate all’estinzione.
Stefan Kruse e Ulrike Herzschuh, dell’università di Potsdam, in Germania, hanno sviluppato un modello di previsione per la tundra russa, pubblicato sulla rivista eLife. Nello scenario peggiore, con emissioni di gas serra incontrollate, la tundra sarebbe rimpiazzata dalla foresta. In quello migliore, in cui l’aumento della temperatura media globale è contenuto entro due gradi rispetto all’era preindustriale, la tundra sarebbe ridotta di un terzo. L’avanzata della foresta è lenta perché gli alberi che la compongono, in particolare i larici, spargono i semi in un raggio limitato. Ci sono quindi aree con temperature adatte agli alberi che non diventeranno foresta prima di decenni. Secondo le stime, gli alberi potrebbero avanzare di circa trenta chilometri ogni dieci anni. Alla fine potrebbero rimanere solo due aree di tundra, nella penisola del Tajmyr e nel circondario autonomo della Čukotka. Le aree sarebbero isolate, con ulteriore rischio di perdita di biodiversità. Lo scenario previsto dallo studio è a lungo termine, ma ci sarebbero grandi cambiamenti già alla fine del secolo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1463 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati