I Comet Is Coming sono tornati, ripartendo da dove si erano fermati nel 2019. Hyper-dimensional expansion beam è pieno di bassi e sintetizzatori, con lunghe note che preparano il terreno per avventure extraterrestri. La novità è la comparsa di ritmi dance anni novanta: alcuni brani suonerebbero bene in una serata dubstep. In un certo senso è una mossa naturale: quell’era della musica dance, dopotutto, è uscita direttamente dal libro del jazz. A differenza del passato, Hyper-dimensional expansion beam non ha parti cantante o recitate, ma questo ha senso, dato che il trio si sposta sempre di più verso la musica da ballare. A volte però il sintetizzatore si prende troppo la scena a discapito della batteria. Sarebbe meglio il contrario, come succede in Mystik. L’elettronica di per sé non è un problema, ma i Comet Is Coming potrebbero usarla in modo un po’ più originale.
Laurie Presswood, The Skinny
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Questo articolo è uscito sul numero 1480 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati