Nell’ottobre del 1966 una valanga di scorie di una miniera di carbone travolse una scuola e alcune case della cittadina mineraria gallese di Aberfan, uccidendo 116 bambini e 28 adulti. Ad Aberfan arrivò anche lo psichiatra britannico John Barker, che stava scrivendo un libro sugli effetti della paura. Ma mentre era lì, sentì da parenti e amici delle vittime delle storie su presentimenti e premonizioni, così ebbe un’idea. In collaborazione con il giornalista scientifico dell’Evening Standard Peter Fairley invitò chi avesse visioni e premonizioni a contattare il giornale. Le loro storie sarebbero state registrate per vedere se e quante si sarebbero rivelate veritiere. Il libro The premonitions bureau, del giornalista del New Yorker Sam Knight, racconta la storia di quell’assurdo esperimento che in 15 mesi collezionò 723 premonizioni, di cui 18 furono poi considerate compiute. Anche se è un po’ troppo affascinato dalla figura di Barker e a tratti indulge nella pseudoscienza, il libro di Knight è scritto in modo meraviglioso ed è una lettura avvincente.
New Scientist
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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati