Talvolta quando scruto
i contorni del mio viso allo specchio,
dei pezzi cadono nel ricordo.
Allora distolgo lo sguardo,
lo specchio rosicchia il cielo.
Lo spazio frantuma il nulla
in lotta con il silenzio.
Faccia a faccia con la morte,
macchio con il fuoco il giorno martellante.
Parola dopo parola, nel retro
si apre una fontana:
la lama del tempo
non smette mai d’incantare.
Carles Diaz è un poeta, scrittore e storico dell’arte franco-cileno. Nato a Providencia, in Cile, nel 1978, oggi vive in Francia. Questo testo è tratto dalla raccolta Polyphonie landaise précédé de Paratge (Gallimard 2022). Traduzione dal francese di Domenico Brancale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1489 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati