“Il 10 febbraio la polizia e l’esercito hanno avviato un’operazione congiunta per distruggere i macchinari e le basi dei minatori illegali attivi nel territorio dei nativi yanomami, nel nord del Brasile”, scrive la Folha de S.Paulo. L’obiettivo è creare nella zona alcune basi di controllo permanente per accelerare l’espulsione di almeno ventimila garimpeiros, cercatori d’oro, la cui presenza era stata tollerata durante il governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro. La loro azione ha provocato un’emergenza sanitaria, con casi di malnutrizione grave e malaria tra gli indigeni, anche bambini. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati