Il Regno Unito ha intenzione di risolvere la mancanza di manodopera nel paese aprendo le porte ai lavoratori stranieri, scrive il Financial Times. Senza queste misure il governo è convinto che non sarà possibile occupare gli 1,2 milioni di posti di lavoro vuoti. In cima alla lista stilata da Londra c’è il settore dell’edilizia, nel quale sono richiesti soprattutto muratori, falegnami, riparatori di tetti e imbianchini. Ma il paese ha urgente bisogno anche di veterinari, infermieri, ingegneri civili e grafici. “Negli elenchi stilati dal governo”, conclude il quotidiano, “non c’è il settore delle strutture ricettive, che però da quando il Regno Unito è uscito dall’Unione europea è a corto di manodopera quanto l’edilizia”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati