Ludwig van Beethoven morì a 56 anni, probabilmente a causa di una cirrosi epatica aggravata da vari fattori. Il sequenziamento parziale del dna estratto da cinque ciocche di capelli del compositore ha permesso di rilevare due varianti genetiche associate a malattie del fegato. Queste varianti, combinate a un consumo eccessivo di alcol, documentato nei suoi “quaderni di conversazione”, avrebbero favorito lo sviluppo della cirrosi epatica. Da altre analisi è emersa anche un’infezione da virus dell’epatite B. Tutti questi fattori avrebbero attivato la malattia cronica dormiente pochi mesi prima della sua morte, scrive Current Biology. Quasi duecento anni dopo la scomparsa di Beethoven, si sa quindi di più sulle malattie che lo afflissero e lo allontanarono dalla vita sociale. Per capire se anche l’ipoacusia progressiva del compositore avesse origini genetiche serviranno però ulteriori analisi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1505 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati