Tra gli esportatori di vestiti il Vietnam è il paese che ha risentito di più della messa al bando del cotone dello Xinjiang da parte degli Stati Uniti. La legge contro il lavoro forzato nella regione autonoma cinese, entrata in vigore a giugno del 2022, obbliga le aziende a dimostrare di non usare materiali provenienti da lì. Dei quindici milioni di dollari di merce requisita nei controlli, l’80 per cento arrivava dal Vietnam, scrive la Reuters.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati