Le manifestazioni per la festa dei lavoratori del 1 maggio, che i sindacati avevano invitato a trasformare nell’ennesima giornata di protesta contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron, sono state un successo storico, scrive Libération: la partecipazione ai cortei è stata dieci volte superiore rispetto agli anni precedenti, mentre secondo il quotidiano gli scontri con la polizia e gli atti di vandalismo sono stati relativamente marginali. Ora per il movimento si pone però il problema di come continuare la lotta, visto che il 15 aprile la riforma è diventata legge dopo essere stata firmata da Macron e sarà applicata a partire da settembre. Il 3 maggio la corte costituzionale ha respinto la seconda richiesta di referendum presentata dall’opposizione, e le iniziative parlamentari per chiedere l’abrogazione del provvedimento sembrano destinate a fallire, così come un’eventuale nuova mozione di sfiducia nei confronti del governo. In ogni caso i sindacati hanno indetto una nuova giornata di mobilitazione generale per il 6 giugno. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati