Anousa “Jack” Luangsuphom ( nella foto ), un attivista per i diritti umani laotiano di 25 anni, è stato ucciso a Vientiane il 29 aprile, scrive il Bangkok Post. Luangsuphom gestiva un gruppo Facebook che denuncia le violazioni dei diritti umani nel paese e invoca la fine del governo del partito unico. Un uomo con il volto coperto gli ha sparato in un bar della capitale. In passato chi ha criticato il governo l’ha pagata cara: è stato rapito o fatto sparire, come Sombath Somphone, prelevato a un posto di blocco da un furgone bianco nel 2012 e mai più ritrovato. Oppure Od Sayavong, un attivista laotiano che viveva a Bangkok, in Thailandia, scomparso nel 2019.
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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati