Il 25 giugno è cominciato alla Mecca, in Arabia Saudita, l’hajj, il pellegrinaggio annuale, il quinto pilastro dell’islam. Dopo anni di restrizioni dovute alla pandemia, le autorità saudite hanno detto di aspettarsi “il più grande pellegrinaggio della storia”, con 2,5 milioni di persone provenienti da 160 paesi. Riyadh ha mobilitato 32mila operatori sanitari e migliaia di ambulanze per soccorrere i pellegrini in caso di infarti, disidratazione e sfinimento. L’accoglienza è stata digitalizzata: ogni fedele riceve un braccialetto che fornisce informazioni sulla sua salute e trasmette i messaggi delle autorità. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1518 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati