Da qualche parte nelle campagne sudanesi la gente si sta radunando per una henné, una festa di matrimonio, e si prepara per un concerto del maestro Jantra. Dopo aver viaggiato fino alla periferia di Khartoum da Fashaga, una piccola regione al confine tra Sudan, Etiopia ed Eritrea, lui prende la sua tastiera blu Yamaha e conquista la folla con melodie ipnotiche. “Non dimenticherò mai quella festa in una tenda”, dice Vik Sohonie, fondatore dell’etichetta discografica di New York Ostinato Records. Sohonie si è imbattuto in Jantra, che significa “follia”, su YouTube. Nelle campagne sudanesi Jantra è un’icona, ma nella capitale è sconosciuto. La sua musica da ballo ultraterrena si chiama jaglara. “Dice che le sue melodie sono un dono di dio e trae ispirazione dai suoi vagabondaggi”, racconta il discografico. Nato in India e residente in Thailandia, Sohonie ha fondato la Ostinato Records nel 2016. Il suo ultimo progetto, dedicato a Jantra, s’intitola Synthesized Sudan. Astro-Nubian electronic Jaglara dance sounds from the Fashaga underground. Jantra non fa canzoni, le sue performance sono improvvisate, ma finora nessuno le aveva registrate in alta qualità. Quando Sohonie è stato invitato alla festa che non avrebbe mai dimenticato, ha cercato di ricordarsi le melodie per ricrearle in studio. Jantra non ha il telefono. Quando ho scritto questo articolo, non aveva ancora sentito il suo disco. E stava vagabondando in cerca d’ispirazione.
Amuna Wagner, Pam
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Questo articolo è uscito sul numero 1525 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati